
Da oggi è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica “La vita è camminare”, il nuovo singolo di Gianmarco Cacciapuoti.
Si arriva ad un punto in cui bisogna scegliere se rinunciare a combattere o provare a rialzarsi e vincere la battaglia con la vita. "La vita è camminare" parla proprio di questo.
Veniamo costantemente messi alla prova da eventi che sconvolgono i piani, non sempre se ne esce vincitori, ma quando questo accade, capiamo che per vivere, è sufficiente continuare ad andare avanti e che l’unica ancora di salvezza possiamo trovarla solo in noi stessi.
Spiega l’artista a proposito del suo nuovo singolo: «È stata davvero dura, ma ne sono uscito. Ho lottato per anni. Trovare la forza di rialzarsi dopo una malattia che spesso non ti lascia scampo, ti rende molto più forte.
Ho imparato che quello che conta, è avere fiducia in se stessi, ci vuole fortuna certo, ma ci vogliono soprattutto volontà e coraggio per affrontare i momenti dove tutto sembra caderti addosso».
Il videoclip è diretto da Antonio De Bonis, trovare la forza di rialzarsi significa anche rimettersi in gioco, ed è quello che vuole mostrare il videoclip: Gianmarco dopo un periodo di stop, decide di riprendere a cantare e a registrare il suo nuovo brano in studio: la vita è…
…camminare. Non più una cover di altri artisti, ma una sfida personale, e lo dimostra in questo video, dove cerca di interpretarla al meglio, con tutto il fiato che ha in corpo.
Gianmarco Cacciapuoti è nato a Napoli il 29 maggio 1994. È appassionato di musica jazz, soul e pop, tant’è che all’età di 10 anni si avvicina al mondo della musica alle scuole medie, poiché già prova per essa una sorte di attrazione fatale.
Terminato il liceo prosegue gli studi in Economia, per poi ottenere un Master, perché “si sa che fare l’artista è un percorso incerto e tortuoso."-
Nonostante ciò, non smette di coltivare la passione per il canto ed il teatro, partecipando e anche vincendo numerosi spettacoli.
Questi anni di attività artistica, però, sono stati bloccati dal periodo più difficile della sua vita: una grave malattia che lo colpisce all’età di 20 anni.
La musica è sempre riuscita a dargli la grinta di cui aveva bisogno e l'ha fatto andare andare avanti e continuare, insegnandogli che non bisogna mai arrendersi.
Gli unici momenti di gioia erano le lezioni di canto anche se spesso non aveva abbastanza forza per farlo, ma grazie a loro e alla sua grinta è riuscito a guarire e a continuare il suo percorso cercando di far uscire dal cassetto tutti i sogni.
Attualmente lavora, studia recitazione e continua a cantare.
La frase che lo rappresenta di più è: “Le cicatrici sono il segno che è stata dura, ma il sorriso è il segno che ce l’hai fatta“.
La frase che lo rappresenta di più è: “Le cicatrici sono il segno che è stata dura, ma il sorriso è il segno che ce l’hai fatta“.