Una cittadina cinese deteneva, senza alcun permesso 5milioni di mascherine chirurgiche, tipo FFP1, FFP2 e FFP3, e 2 milioni fra termometri e saturimetri. Riforniva negozi compiacenti senza bolle di consegna fatture e senza che la provenienza di questo materiale fosse certificata.
Teneva la sua scorta nel capannone di un italiano, da cui lo aveva affittato in nero, nei dintorni della Stazione Centrale a Milano. E' stata scoperta dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano. Si tratta di una maxi frode nel commercio.
Le indagini sono state condotte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano,
che hanno accertato che la donna cinese, nullatenente e priva di impiego, accoglieva nel magazzino e cedeva scatoloni contenenti mascherine a diverse persone.
Uno di questi clienti, durante l'intervento della Guardia di Finanza, ha esibito ai militari un DDT ( dcoumento di trasporto), una bolla per intenderci, in cui era indicata come destinataria della merce prelevata una società che aveva cessato l'attività nel 2018.
La donna era solita curare personalmente le consegne della merce ai commercianti compiacenti, utilizzando un’autovettura di grossa cilindrata.
Mancava completamente la documentazione giustificativa della legittima provenienza di mascherine e altri DPI, destinati a garantire la sicurezza degli utilizzatori e la salute pubblica, non erano nemmeno presenti le certificazioni di conformità agli standard di sicurezza…
…previsti dalla legislazione europea o qualsiasi altra autorizzazione sostitutiva. Quindi tutta la merce è stata sequestrata mentre la donna cinese è stata denunciata per i reati di ricettazione e frode in commercio.
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