Ernesto Nathan, cent'anni dalla sua morte. Fu il primo sindaco di Roma estraneo alla classe dei proprietari terrieri. Ma Nathan fu estraneo a molti dei vizi del suo (e del nostro) tempo. Gli bastarono 6 anni per diventare una pietra miliare della vita di Roma. Piccolo filo 👇👇👇
1) Figlio di una donna italiana e di un commerciante tedesco che vivevano a Londra, fu tra i prodotti di quell'incontro tra l'antica tradizione ebraica e i nuovi ideali ottocenteschi che produsse tra le migliori eccellenze della cultura e della politica europea di quell'epoca.
2) Ardente mazziniano, repubblicano, in seguito massone, e naturalmente cosmopolita, venne in Italia da adolescente e dopo la breccia di Porta Pia si trasferì a Roma, entrando in politica con impronta convintamente laica, anticlericale e democratica.
3) Mentre la nuova capitale era in preda a una febbre edilizia e finanziaria, e a una crescita tumultuosa e sregolata - scotto del salto dai secoli di oblio alle promesse della modernitĂ  - Nathan costruiva il "Blocco Popolare" in opposizione agli interessi speculativi dominanti.
4) Interessi di marcata impronta "vaticana", ossia legata alle potenti famiglie che erano da sempre proprietarie del suolo, dei capitali e delle rendite a Roma. "Rimandatelo al Ghetto, e richiudetecelo", dicevano i giornali cattolici dopo l'elezione di Nathan nel 1907.
5) E si capisce perché: "La scuola deve insegnare laicamente per sviluppare l’intelletto, ed educare moralmente per sviluppare il cuore, con l’esercizio della virtù quale dovere civile", diceva Nathan, che aprì 150 asili nido pubblici (oggi sono 300), e decine di altre scuole.
6) Solo 8 grandi proprietari avevano in mano quasi tutto il suolo di Roma, che aveva raddoppiato i suoi abitanti in 30 anni. Nathan e la sua maggioranza laico-socialista approvarono un piano regolatore (il primo) legando lo sviluppo edilizio a norme rigorose e beneficio pubblico.
7) Acqua, trasporto pubblico e fornitura elettrica furono messe sotto il controllo degli enti pubblici, e tolte dalle mani di un mercato monopolistico inefficiente e predatorio. E non per decreto, ma mediante un referendum, tenuto nell'anniversario della Breccia di Porta Pia.
8) Il 20 Settembre piaceva molto a Nathan, e nella commemorazione del 1910 denunciò "l’azione del clero “intesa a comprimere il pensiero” e “eternare il regno dell’ignoranza” contro “contro “uomini e associazioni desiderosi di conciliare le pratiche e i dettati della loro fede...
9) ...con gli insegnamenti dell’intelletto, della vita vissuta, delle aspirazioni morali e sociali della civiltà”. La Chiesa vedeva con orrore la laicità del nuovo stato italiano; nel 1929 avrebbe visto ristabiliti molti dei suoi privilegi grazie all'accordo con Benito Mussolini.
10) Ma non sarebbe stato facile cancellare l'eredità di Nathan: non lo è stato. La sua lezione di etica, devozione al bene pubblico, capacità e convinzione, sguardo rivolto al futuro, viene ancora oggi messa in pratica dai migliori figli nativi o adottivi di Roma. Grazie Ernesto!
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