Pensate che lo Stato debba essere gestito come un’impresa? E allo stesso tempo asserite che sia un buco nero di sperperi? Ho una magistrale in economia aziendale, un paio di cosette le posso dire
#thread sulle balle neoliberiste
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Premessa: paragonare lo Stato ad un’impresa è operazione senza senso. Conoscete un’impresa che tassa i clienti? Conoscete un’impresa che stampa il denaro con cui saldare i fornitori? Ecco, fatevi queste due domande e datevi due risposte 2/11
Proviamo comunque a fare il paragone. Ci aiuta un indicatore che si chiama Ebit*, rappresenta il reddito prima degli interessi e delle tasse e mostra il risultato della cd «gestione caratteristica»: quanto è efficiente l’impresa nel perseguire le proprie finalità? 3/11
Certo, il conto economico della pubblica amministrazione non è redatto secondo gli schermi privatistici. Tolte le tasse (per il banale motivo che è lo Stato il soggetto che le impone), l’Ebit si può comunque individuare 4/11
In cosa? Nel saldo primario, vale a dire il conto prima del pagamento degli interessi sui titoli del debito. È in qualche modo la «gestione caratteristica» della pubblica amministrazione: entrate (imposte, dividendi etc) meno uscite (beni, servizi, salari) 5/11
Ad eccezione di un paio d’anni (2009 e 2010), il nostro saldo primario è in avanzo dall’inizio dei ’90 ad oggi. Checché se ne dica, in Italia - nella sua gestione caratteristica - lo Stato insomma sembra efficientissimo 6/11
E i privatizzatori/liberalizzatori/“affamiamo la bestia”/ReaganTatcherStatoladro muti 7/11
Attenzione: non sto dicendo che sia normale che sia così. Memo: ragioniamo con il parallelo (per quanto abbiamo detto: assurdo) Stato/impresa. L’avanzo primario smonta così tutta la pseudo-narrazione liberista 8/11
Tutto bene, quindi? Ma nemmeno per idea, dato che non possiamo ragionare sul settore pubblico con logiche puramente “di mercato”. È stato fatto con autostrade (e non solo): abbiamo visto com’è finita bene - cioè malissimo 9/11
Allora perché, nonostante uno Stato apparentemente efficientissimo nella gestione delle sue funzioni, il debito continua a crescere? Proprio per questo motivo: a stringere la cinghia, ad “affamare la bestia”, più il debito viene rimborsato e più il suo peso aumenta 10/11
C’era già arrivato Irving Fisher quando, nel 1933, parlava di “deflazione da debito”. Siamo di nuovo punto e a capo, perché agli asini puoi pure lavare la testa ma ci tempi tempo, acqua, sapone (e produzione industriale e occupati etc.) 11/fine
*Earnings before interests and taxes. Purtroppo la terminologia tecnica è anglofila. In italiano viene reso come risultato ante oneri finanziari, all’incirca approssimabile al Mon – Margine operativo netto