Sono un medico trentenne e sono risultato positivo al #tampone per il #COVID19 – mi hanno fatto diagnosi la settimana scorsa.

Che dire, non è stata una bella esperienza. 🧵
(Italian translation) https://twitter.com/Nicola_Bressi/status/1305525349099474951
Tutto è iniziato con sintomi lievi: una cefalea, del mal di schiena. La sera stessa, però, ho iniziato a tossire, mi sentivo la febbre, che effettivamente c'era: 38.5°C. Mi sono messo in isolamento e ho informato i miei contatti. Ho fatto la spesa online.
Ho potuto fare il tampone il giorno successivo, tramite l'ospedale per cui lavoro. I tamponi li fanno in ospedale, quindi sono dovuto andarci di persona. Ho aspettato che mi scendesse la febbre, ho inforcato la bici e ho attraversato le strade di #Londra con la mascherina.
(Mentre attraversavo un ponte sul Tamigi, un motociclista mi ha urlato contro, insultandomi perché a suo dire stavo pedalando troppo piano. Grazie tante, baby.)
Ho avuto il risultato del tampone la mattina seguente (giorno 3): positivo. Non ero affatto stupito – avevo febbre alta >39°C ed ero esausto; mi sentivo come se avessi cosce e finocchia cave (?) e dovevo appoggiarmi ai mobili per andare dal letto al bagno.
Il dipartimento di Medicina del Lavoro ha completato subito il tracciamento dei contatti ospedaliero, e ha messo una collega in isolamento per 14 giorni, avendola ritenuta ad alto rischio.
Ogni giorno, il Signor Virus mi ha portato un nuovo dono. Ho avuto praticamente qualsiasi sintomo – mal di gola, voce roca, una lieve disfagia per i liquidi: dovevo fare molta attenzione quando bevevo, altrimenti dell'acqua mi finiva nella trachea.
Quattro giorni dall'inizio dei sintomi ho sviluppato anosmia e ageusia (piuttosto tardi, in effetti). È veramente assurdo non riuscire a sentire i sapori: ogni volta che mangio qualcosa, sento la temperatura e la consistenza, ma non saprei dire se è dolce, salato, amaro o aspro.
Il gelato alla vaniglia attualmente sa di "freddo e cremoso", mentre un risotto ai funghi sa di "caldo e umidiccio".

Devo dire la verità, Signor Virus, deprivare un italiano del senso del gusto è davvero un colpo basso.
Sono stato contattato dal sistema inglese di tracciamento dei casi solo 2 giorni dopo il risultato del tampone.

Purtroppo, non è abbastanza veloce. Erano già passati quattro giorni dall'inizio dei miei sintomi, e il tempo è denaro in queste circostanze.
Sei altri miei contatti – sei amici – sono stati messi in isolamento per 14 giorni. Anche se non avevo colpe, è difficile non sentirsi male per averli costretti a casa per tanto tempo.

Uno di questi amici ha iniziato ad avere sintomi, ed è risultato positivo al tampone.
Ora mi sento molto meglio – non ho piú febbre, e riesco a camminare a casa senza barcollare. Ma tossisco ancora, ho mal di testa, e la cosa peggiore è che la cioccolata fondente sa ancora solo di "vellutato a temperatura ambiente".
Tutto questo sproloquio per dire:

1⃣ Anche se il rischio di morire o finire in ospedale è basso per le persone giovani, COVID ci può comunque far sentire uno schifo, e ha delle ripercussioni sulle nostre persone care. Non lo sottostimiamo.
2⃣ La seconda ondata è arrivata. Laviamoci le mani frequentemente, indossiamo le mascherine negli spazi chiusi, manteniamo le distanze ogni volta che sia possibile, incontriamoci all'aperto se si può, e riduciamo gli eventi sociali.

Ce la faremo 💪
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