Gli iPhone e gli smartphone Android integreranno un sistema di tracciamento digitale per allertare gli utenti che sono entrati in contatto con chi ha contratto il Covid19, raccomandargli di fare il test, isolarsi e prendere le precauzioni necessarie.
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L'accordo tra Apple e Google dà l'idea di come cambierà la nostra normalità e mostra che in occidente il mercato ha capito prima dei governi che bisogna imitare le strategie antivirus delle democrazie orientali.
2/ https://www.apple.com/newsroom/2020/04/apple-and-google-partner-on-covid-19-contact-tracing-technology/
2/ https://www.apple.com/newsroom/2020/04/apple-and-google-partner-on-covid-19-contact-tracing-technology/
Se funzionerà, il sistema potrà monitorare circa un terzo della popolazione mondiale.
Lo sviluppo avverrà in due fasi:
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Lo sviluppo avverrà in due fasi:
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1) A metà maggio, le due aziende consentiranno agli iPhone e agli smartphone Android la possibilità di scambiare informazioni anonime attraverso delle app controllate dalle autorità sanitarie per esigenze di cura e assistenza.
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Ovviamente l'installazione dell'app sarà su base volontaria, ma gli utenti saranno incentivati a installarla dalla possibilità di stare in contatto con le autorità sanitarie.
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Se un utente risulterà positivo al test e condividerà tale informazione con le autorità sanitarie mediante l'app, gli utenti che sono entrati in contatto con lui riceveranno un alert.
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2) Nei mesi successivi, Apple e Google integreranno la tecnologia nei sistemi operativi, così il contact tracing funzionerà senza bisogno di installare una app, aumentando probabilmente la copertura del sistema. Gli utenti dovranno comunque dare un consenso esplicito.
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È un sistema ideale? No, certo. Comporta la condivisione di informazioni sanitarie su miliardi di persone attraverso device che ne trasmettono continuamente la localizzazione.
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Immaginate se un governo autoritario mettesse le mani su questi dati. Apple e Google sottolineano che il sistema si può implementare nel pieno rispetto della privacy, che il consenso è necessario e i dati geolocalizzati non saranno mai raccolti e usati per altri fini.
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È chiaro che sarà necessario vigilare attentamente sulla trasparenza e l'implementazione di qualsiasi meccanismo di tracing, e da profano stento a immaginare come si possa trovare il giusto equilibrio negli stati autoritari.
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Ma guardate i numeri. Nel mondo abbiamo 1,7 milioni di infetti *accertati*, e più di 100.000 vittime *accertate*. In Italia sono morte già 19.000 persone, e il numero è gravemente sottostimato.
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https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6
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https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6
Restare a casa è essenziale ma non possiamo farlo in eterno, altrimenti la malattia si fermerà solo col decesso del paziente.
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Se non adottiamo strategie complementari al lockdown la fase due non comincerà mai, e rischieremo di uscire di casa troppo presto, quando sarà pericoloso come prima se non più di prima.
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Lasciamo stare la diatriba tutta sovranista tra Conte e Salvini, e concentriamoci sulle strategie antivirus complementari al lockdown. E alla ricostruzione degli errori commessi in questi primi due mesi di emergenza, per evitare di ripeterli alle prossime ondate.
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Post scriptum importante: questo post non vuole in alcun modo entrare nel dibattito Stato vs. mercato, ma soltanto sottolineare l'urgenza di un piano di contrasto all'epidemia che vada oltre il "chiudiamoci in casa e speriamo che passi".
Post post scriptum: il thread si trova come sempre srotolato qui https://www.facebook.com/fabio.sabatini
Grazie per la pazienza e perdonatemi se aver accennato ad Apple, Google e privacy nello stesso thread offenderà la sensibilità di molti. È probabile che abbiamo le stesse perplessità.
Grazie per la pazienza e perdonatemi se aver accennato ad Apple, Google e privacy nello stesso thread offenderà la sensibilità di molti. È probabile che abbiamo le stesse perplessità.