Il Napoli viene spesso accusato di comunicare poco e male.
Per sfatare questo mito vorrei proporre un saggio breve sulle tecniche comunicative di ADL.
Pochi sanno che ADL si diverte a far sfoggio di simbolismi, dietro cui si cela il senso profondo della sua comunicazione.
Il verbo Aureliano, tra l’altro, non solo è più profondo e rivoluzionario di quanto appare ma è soprattutto profetico.
Attraverso lo studio del simbolismo Aureliano ci si puó rendere conto che il Profeta conosce il futuro e spesso ce lo anticipa.
Ma per comprendere il senso profondo del Verbo, è necessario spostare il velo della realtà ed accedere al regno dell’intelletto.
Ora, prima di entrare nel vivo dello studio, si rendono necessarie due premesse: una di tipo didattico e l’altra di natura metodologica.
In primo luogo, quello che segue non sarà un thread che mira a guadagnare la ribalta o che vuole prestarsi alla lettura di chiunque.
Il Sapere richiede sofferenza e, pertanto, la lunghezza ed il linguaggio usato saranno tali da renderne ostica la lettura ai profani.
A coloro che sceglieranno di intraprendere questo cammino verso la Sapienza dico “prendete la mia mano e seguitemi nel Tempio della conoscenza.
Qui vedrete la beltà di Aurelio e apprenderete la lungimiranza delle sue gesta”.
A coloro, invece, che si rifiuteranno di andare oltre le apparenze, sbarro le porte del Tempio e dico che è un bene.
“Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi”.
Venendo, invece, alla premessa di ordine metodologico mi preme sottolineare che, come gli iniziati sanno, il linguaggio Aureliano si presta a diverse chiavi interpretative:
A) letterale;
B) metaforica;
C) teleologica;
D) spirituale;
Solo tramite l’uso accorto di questi quattro piani interpretativi sarà possibile trascendere il piano letterale e comprendere a pieno il verbo Aureliano.

“Niente è come sembra niente è come appare, perché niente è reale”.
A tal proposito, vi siete mai chiesti da dove derivi il nome “Aurelio”?
Il nome deriva dal latino e, nello specifico, è legato alla divinità Ausel venerata dagli etruschi come Dio del sole.
Si attribuisce pertanto a questo nome il significato di "splendente".
Ma, come anticipato, non possiamo fermarci al piano letterale.
Scoprendo il velo della realtà, possiamo trovare nel nome “Aurelio” un riferimento esplicito alla “Sezione Aurea”.
Rapporto numerico e simbolico che contribuisce a definire il bello e l’armonioso.
Ció detto, possiamo entrare nel vivo del nostro studio e passare in rassegna il simbolismo esoterico di cui Aurelio fa sfoggio.
Inizierei da un’immagine di Aurelio che ci descrive bene quale sia la sua missione.
Notate qualche somiglianza con il San Giovanni Battista di Leonardo Da Vinci?
Cosa vuole dirci il profeta con quel dito puntato verso il cielo?
Il messaggio è diretto e si può tradurre con parole semplici: mira sempre verso l’alto.
L’asceta ci suggerisce che la vera prerogativa dell’essere umano rispetto ad ogni altra creatura è l’aspirazione a mete superiori.

“Per aspera ad astra”
Procediamo con una foto dall’alto contenuto simbolico.
Vi siete mai chiesti come mai Aurelio e Napoleone siano spesso ritratti con la mano nascosta dietro il bavero della giacca?
La mano nascosta è un simbolo ricorrente nei rituali massonici e gli iniziati usano spesso questi gesti, che agli occhi dei profani sembrano del tutto normali, per dire agli altri confratelli: "Questo è ciò a cui appartengo, ciò in cui credo e per il quale sto lavorando."
Passerei ora ad un’immagine divenuta iconica: la presentazione di Ancelotti.
Gli elementi simbolici in questa foto non si contano e descriverli tutti è impresa impossibile.
Mi limiteró a segnalare gli elementi più importanti che vi permetteranno di accedere alla comprensione.
Balza agli occhi la posa di Aurelio.
Spalle contro spalle. Simbolo di un matrimonio che “non s’ha da fare”.
Entrambi sorridono ma mostrano un gesto con la mano che assume un significato differente nei due protagonisti.
A ben vedere, Aurelio mentre sorride mima una pistola.
Ancelotti, invece, una L.
L’uno preannuncia fin dall’inizio che “farà fuori l’allenatore”, l’altro che perderà un botto di partite.
Aurelio fin dall’annuncio ci aveva detto come sarebbe andata a finire.
Mi fermo qui per ora, ma ho intenzione di approfondire ed analizzare altre immagini di Aurelio.
Vi faró dono delle chiavi per interpretare il suo linguaggio aureo e capire fin dall’inizio come andrà a finire con i tesserati che di volta in volta presenterà.
Aurelio spesso si diverte nel comunicare.
Vorrei farvi riflettere su quanto la realtà è sempre una questione di prospettiva, provate a guardare la vita da un’angolazione diversa è tutto vi sembrerà più chiaro.
Potrei continuare all’infinito.
Ah! Se solo voi riusciste a capire la forza spirituale di Aurelio...
Ma non vedete un filo conduttore tra la foto che annuncia l’arrivo di Karnezis ed il Ritratto dei coniugi Arnolfoni di Van Eyck?
Così come nello specchio del dipinto, anche la realtà che si riflette nel televisore è totalmente difforme da quello che vediamo in primo piano.
“...entrato nel tempio, cominciò a scacciare quelli che nel tempio vendevano e compravano e rovesciò le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi”.
Aurelio non lascia nulla al caso.
Fissa l’obiettivo e punta sempre alle stelle...
Sarà profetico? Staremo a vedere.
“A Grow Group”

Samtaims maibe gut samtaims maibe scit.
Ma non lo vedete che Aurelio controlla il giornalismo internazionale?
I quotidiani escono a ventaglio dalla sua mano.
Ha letteralmente in mano la comunicazione globale.

“Eh ma l’Inter ha il SMM migliore del nostro”.
Per favore dai... fate i seri.
Aurelio che si interroga e ci interroga.
“Ma io, chi sono?”
Il motto socratico “conosci te stesso” simbolo della sua opera terrena.
Una ricerca che suggerisce all’uomo di operare quindi un cambiamento per pervenire al proprio sé migliore.

[L’indice di Socrate, solo un caso?]
“Eh ma Sarbatore racconta cazzate...”
“Eh ma De Laurentiis non sa comunicareEeEeEeEe...”
Ovviamente posso dimostrare come e quando voglio che Aurelio sia simbolo di armonia e perfetta proporzione.
L’occhio che ha visto la luce e che tutto vede.
Ha attinto dal regno dell’intelletto la conoscenza, la consapevolezza e saggezza.
L’occhio è l’unione, tra il sé e il cosmo.

Eh ma è solo un caso, si certo certo...
Allora il Signore, voltatosi, guardò Pietro ed egli si ricordò delle parole che il Signore gli aveva detto:
"Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte".
E, uscito, pianse amaramente.
Le curve contro il Barcellona costeranno 70,00 €.
Il simbolismo del numero 7 è argomento delicato.
La parola “setta” ci dice tutto.
Il Sette è il numero dell’ascesi, dell’eremitismo e della solitudine.
Infatti con questi prezzi allo stadio ci saranno giusto 6/7 di loro.
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